Un ex socialista alla guida degli ex comunisti? E’ una semplificazione ma è un fatto: Epifani viene dal PSI e il PD quasi tutto dal PCI. Ma è solo una curiosità o un fatto che può dar luogo a importanti sviluppi? Per associazione di idee mi torna in mente la recente iniziativa dei socialisti europei di scioglimento della Internazionale socialista – internazionale sì ma non socialista – e la sua sostituzione con un organismo più fedele alla sua natura originaria. Mi torna in mente il tentativo di D’Alema di avviare una specie di unificazione con i socialisti dell’ex PSI, i quali – essendo solo una pattuglia di “illuminati”- presumevano di portare i valori socialisti nella struttura dell’ex PCI e ricordarono il verso di Orazio “Grecia capta ferum victorem cepit et artes intulit agresti Latio”.Dopo un po’ emarginati uscirono alla chetichella dal partito (salvo qualcuno che fece la sua oscura carriera personale).Si puntò su Amato autorevole leader socialista per rifare il partito, ma Amato si rifiutò: era al servizio del Paese! Finchè il “Paese” non ebbe più bisogno di lui. Come andrà con Epifani, persona seria che conosce meglio di chiunque i problemi che sono stati l’anima del socialismo italiano – la condizione della classe lavoratrice – e che oggi sono il problema drammatico della società italiana? E’ lì per traghettare il PD verso il congresso o per rimettere ordine in un partito allo sbando e senza identità? Nessuno meglio di lui può operare per dare all’Italia – l’unico paese europeo che ne è privo – un moderno partito con una chiara e moderna identità socialista che riunisca tutte le disperse forze che si rifanno al grande pensiero e alla grandi lotte, alla tradizione del socialismo. E’ il nostro un sogno? Wishful thinking. Eppure il compito è attuale per la condizione del mondo del lavoro e per la crisi epocale del capitalismo finanziario globalizzato.Auguri Guglielmo!