Se qualcuno mi illumina avrà la mia gratitudine.
Ma vengo al punto che mi interessa. Io credo che se Berlusconi dichiara di ritirarsi dalla vita politica – e ne ha diritto a quell’età – ottiene, se la chiede, la grazia da Napolitano. Poi si cerca una Hammamet, in qualunque località, in uno dei continenti che non estrada cittadini italiani – e si gode la vita con la sua Francesca. Scommetto che uscito dalla scena politica Berlusconi godrà dell’indulgenza giudiziaria. Comunque, lui se ne può disinteressare.
Che cosa succede in Italia con l’eclisse di Berlusconi? Il suo partito si sgretola: una parte resterà berlusconiana dura e pura. Ci vedo alla testa quella specie di Marine Le Pen (non Marina Berlusconi) che è la Santanché. Un’altra parte s’intrupperà nel centro: un centro guidato da Enrico Letta con transfughi dal PDL e dal PD (dove vanno ad esempio Fioroni ed altri?) e i seguaci di Monti, Casini, Montezemolo, ecc. Il PD assorbe SEL e diventa, con grande sforzo, una specie di partito di sinistra.
E Grillo? Si divide e si ridimensiona – l’inceneritore di Parma che ha vinto su Pizzarotti sarà un simbolo – e diventa un movimento extra sistema come ve ne sono in altri paesi europei.
Se questa nuova articolazione di forze che richiama in buona parte la Prima Repubblica riuscisse a varare una legge elettorale a doppio turno alla francese, il sistema potrebbe funzionare.
Lasciatemi sognare!
Giuseppe Tamburrano
