Tre mesi or sono, esattamente il 7 giugno, ho scritto un post per il blog intitolato: “parole, parole, parole”, dedicato all’ascesa di Renzi. Gli ho riconosciuto intelligenza, simpatia – oltre alla giovinezza- ma gli chiedevo di parlare di cose, di programmi, di essere un vero leader che esprime un progetto, un disegno, un’Idea. In tre mesi Renzi è cresciuto, è sempre più popolare, attraente, carismatico, ma sempre meno leader. Una cosa vuole – e non lo nasconde – il potere: se deve cominciare da segretario del partito, vada per la segreteria: purché lo porti a Palazzo Chigi.E’ importante notare che tutte le sue doti e i suoi successi hanno portato popolarità a se stesso ma non al PD il quale è, secondo i sondaggi, in media due punti sotto il PDL, il cui leader Berlusconi è sotto palate di fango giudiziario. Il glamour di Renzi non si riverbera sul suo partito.
Sarebbe di grande interesse un confronto televisivo tra Renzi e Berlusconi con esclusione delle condanne del leader del PDL. Renzi sarebbe più affascinante, Berlusconi più convincente; Renzi toccherebbe l’intelligenza, Berlusconi…l’IMU.
E mentre impazza la giostra partitico-giudiziaria l’Italia resta – triste primato – anche quest’anno in recessione. E senza una sinistra degna di questo nome.
Pensate un Renzi che mette il suo fascino e la sua intelligenza per la nascita di un movimento socialista e libertario.