Sulla sua vaghezza programmatica abbiamo insistito. Ora sembra che intenda “rivelare” quali sono i suoi obbiettivi (qualora diventi presidente del Consiglio): lo farà a Bari: “Ora mi occuperò dei contenuti: l’Italia deve avere un futuro. Ci vogliono riforme incisive e coraggiose….”.
Noi abbiamo chiesto a Renzi di diventare leader di un movimento socialista e libertario. Gli accenni al programma ci fanno sperare. Ricordo a lui e a noi il programma “Rifare l’Italia” proposto nel 1920 da Turati (e ispirato da Anna Kuliscioff): risollevare il paese dalle macerie della guerra e dallo scontro di classe. Ma Giolitti non aveva più l’ascendente dei primi anni del secolo, i popolari brulicavano di clericali antisocialisti e nel PSI ribolliva l’idea di “fare come in Russia”.
Ben altri sono i problemi in Italia oggi. Epperò essi sono gravissimi e non possono essere affrontati dal Giano bifronte del governo Letta-Alfano ma da un governo omogeneo e da un programma all’altezza dei grandi fini economici, sociali e morali.
Mi auguro – e gli auguro – che Renzi dimostri una statura e una visione simili a quelle di Turati e che le forze politiche, sindacali e imprenditoriali dimostrino senso di responsabilità e….aspettiamo Bari.
Giuseppe Tamburrano
