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Ma Renzi è progressista?

Renzi mi ha deluso. Mi aspettavo da lui un programma di sinistra (“socialista libertario”) e invece le sue proposte sono state poche e vaghe. Su una si è soffermato più a lungo e con forza: l’ostilità all’amnistia e all’indulto in aperta, chiara polemica con Napolitano.

Il problema c’è eccome! Le carceri scoppiano. Ma aprirle per ridurre i detenuti, serve per poco tempo, come l’esperienza insegna. Significa mettere in giro delinquenti che dopo un po’ torneranno a riempire le carceri.

La provocazione di Renzi guarda a destra, dove sono più numerosi gli avversari dell’amnistia e dell’indulto; ma guarda a destra anche perché Napolitano – non amato in quei settori – ha pochi giorni orsono sollecitato un provvedimento di clemenza. Vi sono poi quelli che ritengono o sperano che la legge possa favorire Berlusconi. E’ dunque l’uscita di Renzi un appello agli elettori del secondo turno delle primarie al quale partecipano anche cittadini senza la tessera del PD, cioè chiunque.

Come sempre i problemi, specie quelli seri, in Italia sono affrontati nel peggiore dei modi. Per mettere le cose in chiaro, ricorderò che in detenzione ci sono anche persone in attesa – da anni – di giudizio. E che dopo un tempo infinito in quei luoghi dell’Inferno dantesco usciranno – riconosciuti innocenti o autori di reati minori – ad affrontare una vita ormai rovinata. Senza contare delle grosse somme che l’Italia, condannata dall’Europa, dovrà sborsare.

Ma perché non si sono costruite nuove case di detenzione in questi anni? Ma perché non si sono ristrutturati edifici pubblici non o poco utilizzati?

Questa è una posizione progressista e realista. E se Renzi avesse appoggiato Napolitano ponendo queste condizioni avrebbe fatto un discorso corretto. Ma la “sinistra”, come la prendi, ti accorgi che “cerebrum non habet” (avrebbe commentato Fedro)

Giuseppe Tamburrano

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