Mario Adinolfi è uno di quei signori, cattolici dall’animo pieno di amore e straordinariamente caritatevoli, che organizzano le periodiche adunate chiamate “Family Day”. Ha pubblicato sulla sua pagina Facebook (rimuovendolo solo dopo le reazioni sfavorevoli) questo commento sulla scelta del Dj Fabo, cioè di andare in Svizzera per farsi aiutare a morire: “Dj Fabo è morto. Ora la nostra domanda è semplice: speculando su questa tragedia, che legge volete? Volete il sistema svizzero che sopprime un disabile a listino prezzi? Iniezione di pentobarbital, pratiche e funerale, diciottomila euro tutto incluso. Volete sfruttare l’onda emotiva per ottenere questa vergogna? Hitler almeno i disabili li eliminava gratis”. Il Papa ha voluto lo scorso anno il Giubileo della Misericordia. Evidentemente a parere di Adinolfi c’è qualcosa di misericordioso anche in chi ha voluto la Shoah. Siamo convinti che i cattolici non abbiamo bisogno di portavoce e agitatori come questo ingiudicabile (con parole garbate) soggetto. E ci auguriamo che misericordiosamente su di lui si abbatta il disprezzo di tutti coloro, in particolare i cattolici, che riescono a guardare a vicende come queste, pur non condividendo le scelte estreme, con la pietas dovuta a tutte le persone colpite da un destino ricolmo di sofferenza e non con l’animo vendicativo del giustiziere morale.
