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Il calvario socialista continua in Germania

 

Dopo la Francia e l’Olanda, prosegue in Germania il calvario socialdemocratico. Una doccia fredda per Martin Schulz visto che non si parla più di sondaggi ma di risultati delle urne. Segnali preoccupanti in vista delle politiche di settembre, annunciati già da altri piccoli test locali. Ma a fare scalpore è soprattutto il luogo in cui il fallimento della Spd si è consumato: Nord Reno-Westfalia, da sempre feudo socialdemocratico. Invece qui la presidente del Land, Annelore Kraft, solo qualche tempo fa indicata come uno degli astri nascenti, rimedia una batosta così pesante da indurla a rassegnare le dimissioni. Schulz a sua volta si difende dicendo di non avere la bacchetta magica. Ma la sostanza è che la Spd ha perso il controllo della regione e confermato come Angela Merkel, dopo una fase di appannamento (seguita alla crisi dei migranti) oggi sia di nuovo saldamente in sella tanto da scavalcare in quella regione i socialdemocratici ottenendo un soddisfacente 33,7 contro circa il 31 della Spd. Crolla il partito populista, l’Afd e quasi scompaiono “i Pirati”. Ma la sostanza è che la famosa rimonta del nuovo leader socialdemocratico si è fermata e oggi i sondaggi gli attribuiscono un consenso che oscilla intorno al 27 per cento mentre solo nei primi mesi dell’anno si parlava di sorpasso della Cdu.

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