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Pensioni e immigrati: ma questa volta Boeri ha ragione

 

Tito Boeri dice una cosa che tutti sanno perché le opinioni sono libere ma i numeri indicano situazioni di fatto incontestabili: il nostro paese, con una natalità bassa che viene, peraltro, massicciamente alimentata proprio dagli immigrati, di chi viene dall’estero non può fare a meno se vuole salvaguardare il suo welfare e in particolare il suo sistema pensionistico. Roberto Calderoli, noto demografo oltre che parlamentare della Lega Nord, ha commentato: “Vive su Marte”. Forse ha ragione. Certo lui vive proprio in un’altra galassia e qualcuno potrebbe anche augurarsi un suo repentino ritorno nel luogo di origine visto che passerà alla storia per una legge elettorale battezzata (dal medesimo autore) con un significativo improbabile latinismo: “porcellum”.

Boeri non sempre afferma cose condivisibili, ma in questo caso ha perfettamente ragione: se una comunità versa otto miliardi e ne “consuma” tre, evidentemente determina un saldo positivo di cui tutti noi finiamo per essere beneficiari, a cominciare da quei giovani spesso molto sensibili a certi inviti alla chiusure semplicistiche ma molto redditizie da un punto di vista elettorale. Il problema non è alzare muri o segnare i confini con il filo spinato, ma uscire dalla propaganda sterile per passare alla politica costruttiva.

Perché i problemi che noi oggi abbiamo sono proprio la conseguenza di una incapacità razionale a prefigurare soluzioni positive. Avremmo bisogno di elaborare, nell’ordine, una politica dell’immigrazione per gestire i flussi in arrivo, di una politica dell’accoglienza per quelli che arrivano, possibilmente in maniera ordinata e che non dovrebbero finire sulla strada, e di una politica dell’integrazione per assicurare una vera tenuta della coesione sociale. I problemi attuali sono la conseguenza della mancanza di queste tre politiche che, per cecità o pregiudizio ideologico, nessun governo italiano ha voluto mettere in campo negli ultimi venticinque anni, dai tempi dei primi grandi sbarchi albanesi in Puglia.

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