-di Rita Borelli-
Paola Minaccioni lo aveva promesso durante la conferenza stampa di presentazione della nuova stagione teatrale: “Il mio one-woman show sarà irriverente e anche con qualche parolaccia”! Ha mantenuto la parola!
Lei è sicuramente una delle artiste e caratteriste italiane più abili nel creare e dare vita a personaggi vivaci e divertenti. Possiede uno stile di recitazione che si contraddistingue per l’esuberante comicità e una presenza scenica accattivante, in grado di trasformare anche i ruoli minori di sue partecipazioni in momenti straordinari, grazie all’espressività e al carisma di cui è dotata. Ha una versatilità che le permette di adattarsi ad una vasta gamma di generi, pur mantenendo inalterato il tocco di attrice comica nel panorama italiano.
Fatta questa necessaria premessa, immergiamoci nello spettacolo che La Minaccioni, su drammaturgia di Gabriele Di Luca che ne firma anche la regia insieme a Massimiliano Setti, porta in scena in questi giorni al Teatro Ambra Jovinelli. Una stand-up commedy dal titolo: Stupida show. Un viaggio brillante e colorito nel quale Paola percorre e soprattutto si racconta condividendo con il pubblico alcune personali esperienze.
L’attrice domina il palcoscenico regalando sincere risate. La sua scoppiettante performance è intrisa di riflessioni brillanti che hanno trasformato il teatro in un luogo di umorismo penetrante. Ogni battuta è sembrata essere accuratamente selezionata così da riuscire a trasformare il palcoscenico in un mondo dove il comico delle esperienze maturate dalla stessa Minaccioni – e forse anche da qualcuno dei presenti – si fondono armoniosamente. In un panorama teatrale spesso serioso, questo one-woman show è una piacevolissima vacanza di pungente leggerezza – eseguita con un linguaggio colorito – che consegna al pubblico un’esperienza comica di grande intelligenza artistica.
La Minaccioni ha raccontato con levità alcuni dei problemi che affliggono le donne dopo i cinquant’anni, – da lei festeggiati appena due anni fa – descrivendone con ironia le complicazioni. Come per esempio il grande problema della menopausa, tema affrontato ironicamente descrivendo le complicazioni in modo divertente e sottolineando con humor che le donne, tuttavia, anche in questa condizione conservano inalterata la loro vitalità e assieme i desideri sessuali.
Lo spettacolo è stato arricchito dall’artista condividendo aneddoti personali di amori vissuti con uomini di cui ha tratteggiato i tratti distintivi con un taglio farsesco, dando vita a ritratti spassosi e offrendo uno spaccato comico e condiviso delle dinamiche di relazione. Ha intrattenuto i presenti, interagendo con loro ponendo domande acute che hanno scatenato l’ilarità collettiva. Un’abilità che si è tradotta in un’atmosfera di spettacolo nello spettacolo a dir poco esilarante.
Bello anche il monologo finale dell’artista. Ricco di spunti di riflessioni e di sincerità con i quali ha approfondito e manifestato le complessità vissute nella propria esistenza, invitando ognuno a coltivare con determinazione la propria forza interiore e guardando al futuro con fiducia e tenacia. Perché sul sentiero dell’esistenza ognuno, oltre agli ostacoli, deve cercare di individuare anche la presenza di un fiore, – metafora di rinascita e rinnovamento -, che delicatamente deve cogliere per poi, infine, con dissacrante e sottile ironia, schiacciarlo (questa l’esortazione della Minaccioni)! Un’espressione giocosa che offre un’ulteriore e arguto sguardo sul paradosso della vita, aggiungendo un in più di umorismo alle sue riflessioni.
George Bernard Shaw disse: “La vita non è mai stata un problema da risolvere, ma un mistero da svelare”. Riflessione che risuona in questo spettacolo che, con levità, cerca di svelarci come vivere una vita che, seppure cosparsa di difficoltà e dolori, può essere tuttavia vissuta con umorismo e leggerezza.
TEATRO AMBRA JOVINELLI
PAOLA MINACCIONI
STUPIDA SHOW!
(Paola Minaccioni Special)
dal 24 gennaio al 4 febbraio
Monologo di Stand up Comedy di Gabriele Di Luca
regia Gabriele Di Luca e Massimiliano Setti
musiche Massimiliano Setti
uno spettacolo di Carrozzeria Orfeo
produzione Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito Produzioni, Argot Produzioni e Carrozzeria Orfeo
in coproduzione con La Corte Ospitale, Accademia Perduta – Romagna Teatri, Fondazione Campania dei Festival – Campania Teatro Festival.
