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FUOCHI – recensione teatrale

-di RITA BORELLI-

 

“Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate”. È questo il monito d’ingresso nell’Inferno della Divina Commedia. Questa che risuona come una sentenza, rivela la dimensione in cui ogni illusione di speranza viene dissolta in un’atmosfera di abbandono per tutti coloro che, commesse delle colpe, sono destinati al regno dei dannati. La frase, permeata da un’aura di tragicità, vuole  indurci a riflettere sulla severità della giustizia divina e le conseguenze che le nostre scelte comportano nell’aldilà.

Una fitta nebbia, stridule grida e lamenti regnano in un oscuro angolo dell’inferno, dove le anime di coloro che in vita hanno commesso spaventosi crimini e vissuto dissolutamente si aggirano inquiete. Questo svela sul palcoscenico il racconto Fuochi, opera di Marguerite Yourcenar, al Teatro di Documenti, per l’adattamento e regia di Enrico Torzillo, con i giovani attori Paolo Madonna, Vincenzo Palladio, Maria Grazia Trombino.

La pièce ci fa rivivere attraverso il racconto delle anime dannate di Faone, – amante della poetessa Saffo -, di Maria Maddalena e Clitemnestra, le loro colpe che stanno scontando nella profondità del regno infernale. Si aggirano  e raccontano i loro peccati in una sorta di confessione che li conforti e doni sollievo al loro spirito.

È un viaggio nel quale il pubblico può rivivere il labirinto delle passioni umane e gli strazi di alcune figure storiche e mitologiche, immergendosi in un mondo intriso di dramma, di rivelazioni della complessità esistenziale che ogni personaggio ripercorre, tra strazi e rimpianti eterni.

L’anima di ognuno dei tre condannati, esiliati in questo luogo infernale, cerca una sorta di purificazione spiegando le ragioni dei loro comportamenti e delitti. Faone, un giovane pastore dell’isola di Lesbo, descrive l’amore che non è riuscito a corrispondere verso la poetessa Saffo, a cui ha preferito sempre altre donne, e che ha provocato in lei dolore e umiliazione. Maria Maddalena parla della sua vita vissuta nel peccato e nella prostituzione, svelando anche la relazione d’amore avuta con Gesù. Pentita, desidera trovare la pace e la redenzione. Clitemnestra rivive il suo coinvolgimento nell’assassinio del marito Agamennone, ne descrive le complesse dinamiche familiari che hanno contribuito a portarla a compiere il gesto, il peso della vendetta ed il suo pentimento per quanto fatto.

L’opera visionaria della Yourcenar è stata – se possibile – ancora più esasperata da dialoghi intensi e monologhi struggenti nell’adattamento e regia di Enrico Torzillo. Di ciascuno dei personaggi vengono tratteggiate le sfumature che rendono il palcoscenico dell’inferno un luogo di brucianti verità rivelate, in cui la fioca luce non riesce a penetrare l’oscurità di anime che devono espiare le colpe.

Nell’incandescente mondo creativo del giovane regista Torzillo, lo spettacolo Fuochi si rivela come un lavoro teatrale fortemente estremizzato in alcune sue parti. Tuttavia si distingue per la sua capacità di dare un’impronta visiva ed emotiva all’opera che difficilmente sarà cancellata dalla memoria dei presenti che hanno avuto modo di vagare nell’immaginario di un’esperienza unica.

Talentuosi e appassionati anche i tre giovani attori: Paolo Madonna, Vincenzo Palladio e Maria Grazia Trombino. Come abili artigiani dell’emozione, hanno trasceso le sfide di un’interpretazione impegnativa, intrecciando le loro performance con maestria, dando vita a intense emozioni. La loro recitazione ha trasportato gli spettatori in un vortice di sentimenti contrastanti.

Fuochi è uno spettacolo che è riuscito a trasformare il palcoscenico in una variegata emanazione di sentimenti, che hanno regalato emozioni profonde e, ciò che più conta, contrastanti e perturbanti.

 

TEATRO di DOCUMENTI

Venerdí 2, Sabato 3 Febbraio 2024 – ore 20:45
Domenica 4 Febbraio 2024 – ore 17:30

FUOCHI
liberamente tratto dall’omonima opera di Marguerite Yourcenar
adattamento e regia di Enrico Torzillo,

Con Paolo Madonna, Vincenzo Palladio, Maria Grazia Trombino.
Sound Design: Riccardo Ranzani
Foto di scena: Vincenzo Fucci
Foto di locandina Grafica:Vincenzo Palladio Mad7
Prod. Effimera Teatro con il sostegno dell‘Accademia Nazionale d‘Arte Drammatica “Silvio d’Amico” e Solot – Compagnia Stabile di Benevento

 

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