-di RITA BORELLI-
La ragazza sul divano, opera teatrale tra le più conosciute di Jon Fosse, è il nuovo spettacolo che dal 16 al 21 Aprile è in programma al Teatro Vascello di Roma, con un cast di notevole pregio che vede come protagonisti: Pamela Villoresi,Valerio Binasco nella duplice veste di attore e regista, Michele Di Mauro, Giordana Faggiano, Fabrizio Contri, Giulia Chiaramonte e Isabella Ferrari. Spettacolo intenso e minimalista, come molte delle opere di Fosse, noto per la sua tendenza ad esplorare i temi toccanti dell’esistenza.
Le luci si spengono e il silenzio avvolge la sala. Sul palcoscenico si delineano i contorni dei protagonisti di questa storia. Al ritorno della luce, alcuni di loro scompaiono, guadagnando le quinte. Su di un divano è seduta una giovane donna, mentre su una sedia un’altra donna matura racconta la sua vicenda attraverso continui flashback. Figlia di un marinaio costantemente assente e di una madre intrappolata in un matrimonio svuotato dall’amore, si trova ad essere spettatrice silenziosa di un dramma familiare che la opprime silenziosamente. Il padre, figura mitica e reale allo stesso tempo, compare quasi sempre nei racconti fugaci di porti lontani o nelle rare visite a casa, o attraverso le cartoline inviate. Ogni suo ritorno è un’illusione di stabilità e affetto per la ragazza che puntualmente si dissolve. La madre, delusa e ferita, cerca conforto tra le braccia del cognato, vivendo un amore distorto che diventa un faro illusorio in un mare di solitudine, dove l’affetto non colma il vuoto del suo cuore spezzato. Il quadro familiare si completa con la presenza della sorella maggiore, che, priva di un vero punto di riferimento morale ed emotivo, si addentra nei sentieri bui dell’accompagnamento a pagamento. In questo teatro di relazioni infrante, la Ragazza sul divano rappresenta una figura passiva, che sembra diventare il simbolo della sua paralisi emotiva. Le sue giornate sono intessute di desideri che si dissolvono nell’aria come bolle di sapone. Dipinge quadri che detesta e che non le piacciono perché ciò che vede non lo riesce e trasferire sulla tela. Sogna di viaggiare, di amare, ma ogni sua iniziativa sfuma prima ancora di prendere forma. La ragazza cresce e diventa adulta nutrendosi delle delusioni, dei rimpianti e con la consapevolezza acuta dell’abbandono.
Il dramma delineato da Fosse offre lo sguardo crudo e penetrante sulle complesse dinamiche delle relazioni umane, mettendo in primo piano il tema dell’isolamento, dell’assenza di comunicazione e il desiderio di connessione con gli altri. L’autore sviluppa la trama con un linguaggio semplice ma potente, lasciando spazio a interpretazioni soggettive e invitando il pubblico a immergersi nelle profondità dei temi trattati. Il ritmo potrebbe apparire lento, ma è invece permeato da un’energia forte che trascina ogni spettatore in una spirale di emozioni. Ogni elemento, unito ai dialoghi essenziali ma densi di significato, inducono ad un’esperienza teatrale riflessiva, dove le parole non pronunciate hanno la stessa forza di quelle espresse. I personaggi si muovono lentamente, con compostezza, mantenendo un sottofondo di sottile e amaro humor nato dalla consapevolezza della tragicità dell’esistenza.
In un contesto complesso come quello di questa produzione teatrale, la selezione meticolosa del cast riveste un’importanza cruciale. Valerio Binasco, – figura di spicco nel panorama teatrale italiano, noto per la sua sensibilità interpretativa e le sue indiscusse doti di regia -, assume in questa pièce il doppio ruolo di protagonista e guida del cast. Ciò che gli consente di penetrare con profondità il tessuto del testo di Jon Fosse, esplorando le sfumature dei vari personaggi con precisione quasi chirurgica. La sua abilità nel navigare tra le intricate emozioni del testo, unita ad un’interpretazione misurata e poliedrica, arricchisce lo spettacolo di profondità ed emotività, consentendo a tutti di brillare.
Pamela Villoresi merita un plauso particolare per la sua straordinaria performance, incarnando con perfezione le tematiche della solitudine, dell’alienazione e dell’abbandono che permeano l’opera. La sua abilità nel dare vita al personaggio della Ragazza sul divano, con un’intensità che va oltre le parole pronunciate, utilizzando il linguaggio del corpo e degli sguardi per comunicare il peso insostenibile dell’esistenza quotidiana, è stata davvero magistrale. Bravissime anche Isabella Ferrari nel ruolo della madre, alla quale ha conferito profondità emotiva facendone trasparire la fragilità di una donna imprigionata tra desideri non realizzati e il peso delle sue scelte. Giordana Faggiano, nel ruolo della giovane ragazza, offre un’interpretazione sorprendente, catturando con maestria l’innocenza spezzata e la lotta interiore di un’anima in cerca di speranza e identità.
Concludendo, La ragazza sul divano non è solo uno spettacolo teatrale, ma l’invito a riflettere sulla condizione umana, sui labirinti invisibili delle nostre emozioni e sulla possibilità, o impossibilità, di fare degli incontri umani che siano in grado di dare una svolta alla nostra vita.
Teatro Il Vascello
16-21 Aprile 2024
La Ragazza sul Divano
di Jon Fosse
traduzione Graziella Perin
regia Valerio Binasco
con Pamela Villoresi, Valerio Binasco, Michele Di Mauro, Giordana Faggiano, Fabrizio Contri, Giulia Chiaramonte e con Isabella Ferrari
PERSONAGGI E INTERPRETI
DONNA – Pamela Villoresi
RAGAZZA – Giordana Faggiano
L’UOMO – Valerio Binasco
MADRE – Isabella Ferrari
SORELLA – Giulia Chiaramonte
LO ZIO – Michele Di Mauro
IL PADRE – Fabrizio Contri
scene e luci Nicolas Bovey
costumi Alessio Rosati
suono Filippo Conti
video Simone Rosset
assistente regia Eleonora Bentivoglio
assistente scene Eleonora De Leo
assistente costumi Rosa Mariotti
Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Teatro Biondo Palermo
In accordo con Arcadia & Ricono Ltd per gentile concessione di Colombine Teaterförlag
Debutto in prima nazionale: Torino, Teatro Carignano – 5 marzo 2024 (repliche fino al 24 marzo).

