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Scappati di casa – recensione teatrale

-di RITA BORELLI-

 

“Non si può mai essere liberi se si ammirano più i propri sogni che la realtà”, sosteneva a ragione Søren Kierkegaard.
Mai frase risulta più indovinata, soprattutto pensando alla conclusione di una bella stagione di prosa del Teatro Argentina con lo spettacolo Scappati di casa, messo in scena dal Laboratorio Pilota del Piero Gabrielli di Roberto Gandini, – regista – e Roberto Scarpetti, con dei talentuosi e giovanissimi attori. La pièce già dal programma di sala e dalle sue battute iniziali, promette di offrire riflessioni su molti temi: solidarietà, democrazia e il rapporto tra l’uomo e la natura, raccontando la storia di un gruppo di giovani ribelli che cercano di creare un mondo migliore sfidando le ingiustizie della società.

È uno spettacolo che si distingue per la capacità di affrontare temi contemporanei con grande sensibilità e intensità emotiva, mantenendo tuttavia inalterata l’aria di freschezza dei giovani protagonisti. La storia è ambientata sulle rive del Tevere, dove vive una comunità di ragazzi dotati di straordinarie capacità telepatiche con le quali riescono a connettersi profondamente con la natura e che rappresentano il simbolo del ritorno dell’uomo alle radici e alla purezza di un mondo naturale che si contrappone a quello frenetico e superficiale della nostra attuale vita quotidiana.

La trama racconta dell’arrivo nel gruppo di Letizia, una giovane proveniente da un contesto privilegiato, che sconvolge gli equilibri di questa comunità. Il suo inserimento porta alla luce le tensioni tra i due ambienti apparentemente inconciliabili: quello degli “scappati di casa”, che cercano di sfuggire a una società che percepiscono come corrotta e ingiusta, e quello della società ingannevole e ricca di pregiudizi, che non comprende né accetta la loro ribellione. La narrazione è costruita con buona capacità, e riesce a mantenere il pubblico in uno stato di costante interesse e a farlo riflettere. Ogni personaggio è disegnato con cura, rivelando sfaccettature e complessità che rendono la storia verosimile. In particolare, la figura di Letizia raffigura un ponte tra le due realtà: la possibilità di redenzione e cambiamento e il pericolo di un conflitto generazionale e di insanabile incomprensione. La tensione culmina in un atto di ribellione da parte dei giovani, che diventa contemporaneamente un gesto di disperazione e speranza di trasformazione. Il piano audace di causare un blackout per richiedere la creazione di un parco naturale è non solo una sfida al sistema, ma anche un richiamo potente alla necessità e volontà di riconnettersi con il nostro ambiente e di immaginare un futuro più ecologico e sostenibile.

Bella l’idea di rappresentare la comunità come una “tribù allargata e democratica”, elemento questo che mette in discussione non solo le strutture sociali tradizionali, ma che ci invita a riflettere sul significato di democrazia e convivenza.

La regia di Roberto Gandini e l’interpretazione dei giovanissimi e talentuosi attori: Giordano Arista, Giorgia Aversa, Maura Ceccarelli, Flavio Corradini, Alessandro Giorgi, Alexia Giulioli, Samuel Kowalik, Edoardo Maria Lombardo, Alessio Mazzocchi, Andra Maria Murgu, Aurora Orazi, Martina Ottaviani, Sofia Piperissa, Fabio Piperno, Anna Prinzivalli, Edoardo Ricotta, Marcello Selvatino, Elena Sili, Livia Spagnoli e Elisabetta Tarantini
hanno contribuito a rendere questo spettacolo un’esperienza immersiva e provocatoria allo stesso tempo. La messa in scena, seppure semplice, è risultata dinamica, piena di ritmo, efficace ed ha permesso al pubblico di non perdere mai l’attenzione. Le performance intense e genuine dei vari interpreti hanno trasportato ognuno dei presenti all’interno del mondo interiore dei personaggi rappresentati.

In conclusione, Scappati di casa è uno spettacolo che fa riflettere sui valori fondamentali della nostra società e sulla possibilità di un cambiamento radicale. È una storia di ribellione non fine a se stessa né scioccamente utopica; e di speranza: per ricordarci l’importanza di ascoltare i segnali del nostro mondo e di lottare, ognuno secondo le proprie possibilità e il proprio talento per un futuro migliore.

 

Roma – Teatro Argentina

9 giugno 2024 ore 19:00

Scappati di casa

Saggio | Spettacolo del Laboratorio Pilota del Piero Gabrielli
di Roberto Gandini e Roberto Scarpetti
regia Roberto Gandini
con Giordano Arista, Giorgia Aversa, Maura Ceccarelli, Flavio Corradini, Alessandro Giorgi, Alexia Giulioli, Samuel Kowalik, Edoardo Maria Lombardo, Alessio Mazzocchi, Andra Maria Murgu, Aurora Orazi, Martina Ottaviani, Sofia Piperissa, Fabio Piperno, Anna Prinzivalli, Edoardo Ricotta, Marcello Selvatino, Elena Sili, Livia Spagnoli, Elisabetta Tarantini
musica Andrea Filippucci e Luigi Gramegna
eseguita dal vivo da Luigi Gramegna

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