-di RITA BORELLI-
È la solitudine il tema e filo conduttore scelto da Leonardo Lidi in qualità di direttore Artistico, per il terzo anno, del Ginesio Fest 2024 che anche quest’anno proietta il suo faro di luce e di rinascita e audacia creativa, ma che non è solo un evento teatrale, ma un atto di rigenerazione culturale, un ponte che collega la tradizione al futuro, trasformando la cittadina di San Ginesio in un crocevia imperdibile per chiunque viva respiri e adori l’arte del palcoscenico.
La rappresentazione che ha aperto la manifestazione è stata affidata all’acuta suggestione di Christian La Rosa con il suo testo Senza motivo apparente. Un’opera tratta dal libro Omicidio in danno del dottor A. di Sergio Anelli, di cui La Rosa ha curato la drammaturgia. La sua è stata una narrazione intensa, coinvolgente con la quale è riuscito a far vibrare le corde più profonde della coscienza civile di ognuno dei presenti.
Il racconto ha condotto il pubblico in un viaggio che non si è limitato a narrare dei fatti, ma che ha scavato nel tessuto connettivo di un’epoca, portando alla luce le ombre lunghe e minacciose della storia italiana e che ha aperto un capitolo ambizioso e sorprendente per questa manifestazione che continua a ridefinire i confini della cultura.
Al centro della scena non vi è solo un uomo, il dottor Amedeo Damiano, per tutti il Dottor “A”, ma l’incarnazione di un’intera classe di persone il cui destino è stato spezzato non solo dalla violenza fisica, ma anche dal silenzio che l’ha avvolta. Il testo trasmette con sottile maestria l’inesorabile senso di isolamento che avvolge il protagonista: una solitudine che si estende ben oltre la sua vicenda personale e che tocca le corde dell’indifferenza e della complicità collettiva.
La regia e l’interpretazione di Christian La Rosa hanno offerto un racconto asciutto e potente al tempo stesso, privo di orpelli inutili, capace di affondare il colpo nel cuore della questione senza mai cedere alla tentazione del sensazionalismo. Ogni gesto, ogni parola, ogni pausa è stata studiata alla perfezione per costruire un mosaico di dolore e di rabbia trattenuta, ma mai sopita. La scenografia inesistente amplifica questa sensazione, lasciando spazio ai veri protagonisti della scena: il silenzio e il non detto, che sembrano quasi incarnare la colpa di una società incapace di guardare oltre il proprio perbenismo di facciata.
La Rosa porta in scena una performance intensa e vibrante, dove ogni tutto è stato tratteggiato con cura, rivelandone progressivamente ogni sfaccettatura e facendoci vivere un dramma umano che non conosce né tempo né luogo. In particolare, la figura del dottor “A” emerge non solo come vittima, ma come simbolo di una resistenza moderna, tragicamente oscurata dalla banalità del male.
Senza motivo apparente non è uno spettacolo, ma un grido strozzato che trova finalmente voce, una riflessione sulla giustizia e sulle tante ingiustizie da questa perpetrate, sulla memoria e sul valore delle storie che non abbiamo voluto o saputo raccontare.
In un’epoca in cui il clamore mediatico sembra essere l’unico parametro rilevante, questo spettacolo ci ricorda che vi sono storie, come quella di Amedeo Damiano, che meriterebbero di essere narrate e soprattutto ricordate, non per risolvere enigmi insoluti, ma per restituire dignità a chi è stato ingiustamente dimenticato.
La Rosa ci ha donato una narrazione che sfugge a ogni banalità e un’eleganza stilistica che colpisce. Senza motivo apparente si colloca come un’opera necessaria, per invitare ognuno a riflettere su quanto sia fragile il confine tra ricordo ed oblio. In definitiva possiamo affermare che il silenzio che avvolge la memoria degli innocenti è il vero crimine che persiste oltre ogni condanna. Perché non c’è giustizia più crudele di quella che dimentica i giusti!
Festival di San Ginesio 2024
18 agosto 2024
Ore 21:30
Auditorium Sant’Agostino
Senza motivo apparente
di e con Christian La Rosa
Tratto dal libro Omicidio in danno del dottor A. di Sergio Anelli
Collaborazione ai testi Camilla Bassetti
