di Luca Giammarco –
Come ogni anno, torna o è già arrivata l’influenza. E come ogni anno, ecco che in molti fanno confusione fra virus e batteri. Non sarà male, allora, fare un po’ di chiarezza anche rischiando di dire cose che in molti già conoscono.
I batteri e i virus sono microrganismi che spesso causano malattie negli esseri umani, ma appartengono a due categorie biologiche molto diverse, il che richiede trattamenti differenti. Comprendere le differenze tra questi patogeni, il loro modo di contagiare e le risposte terapeutiche appropriate è fondamentale per gestire le infezioni in modo efficace.
I batteri sono organismi unicellulari viventi, dotati di una propria struttura cellulare completa, inclusi membrana, citoplasma e DNA, che è spesso contenuto in un cromosoma circolare libero nel citoplasma. Esistono in diverse forme e dimensioni e sono capaci di vivere autonomamente, replicandosi attraverso la divisione cellulare. Alcuni batteri sono patogeni, cioè possono causare malattie, ma molti sono innocui o addirittura benefici per l’uomo, come quelli che compongono la flora intestinale.
I virus, invece, sono entità molto più piccole e non sono considerati organismi viventi in senso stretto. Non possiedono una struttura cellulare e sono formati da un nucleo di materiale genetico (DNA o RNA) avvolto in un involucro proteico chiamato capsula. A differenza dei batteri, i virus non possono replicarsi autonomamente: necessitano di infettare una cellula ospite per utilizzare i suoi meccanismi di replicazione, rendendo così il virus una sorta di “parassita obbligato”.
Sia batteri che virus possono essere trasmessi in modi simili, ma il loro comportamento nell’organismo è diverso. I batteri si diffondono spesso attraverso un contatto diretto (per esempio attraverso ferite o scambio di fluidi corporei), goccioline respiratorie (come nel caso di infezioni come la tubercolosi o lo streptococco), contatto con superfici contaminate.
I virus si trasmettono principalmente attraverso goccioline aeree (come nel caso del virus dell’influenza o del SARS-CoV-2), contatto diretto con liquidi corporei (ad esempio, il virus dell’HIV), superfici contaminate (anche se molti virus hanno una sopravvivenza limitata fuori dall’organismo rispetto ai batteri.
Una volta entrati nel corpo, i batteri possono attaccarsi e replicarsi localmente, producendo tossine che danneggiano i tessuti. I virus, invece, entrano nelle cellule, prendono il controllo della loro funzione e si replicano, spesso distruggendo le cellule infettate.
Quando i batteri patogeni invadono l’organismo, il sistema immunitario si attiva per eliminarli. In risposta a un’infezione batterica, il corpo può sviluppare febbre, infiammazioni localizzate e produzione di pus. In molti casi, le tossine prodotte dai batteri sono la principale causa del danno ai tessuti, come avviene con il Clostridium tetani, che provoca il tetano.
Con i virus, la risposta immunitaria si attiva a un livello più complesso, poiché il virus si nasconde all’interno delle cellule ospiti. Il sistema immunitario deve quindi identificare e distruggere le cellule infette senza danneggiare eccessivamente i tessuti sani. Le infezioni virali possono essere croniche (come l’HIV) o acute (come l’influenza), e possono causare una vasta gamma di sintomi, a seconda del tipo di cellule infettate.
Le cure per le infezioni batteriche e virali sono molto diverse e sbagliare approccio può essere pericoloso.
Antibiotici: questi farmaci sono specifici per le infezioni batteriche. Gli antibiotici, come la penicillina, agiscono uccidendo i batteri o impedendone la riproduzione. Tuttavia, l’uso inappropriato di antibiotici (come per infezioni virali) contribuisce alla comparsa di resistenze batteriche, un grave problema di salute pubblica. Recenti studi, come quello pubblicato su The Lancet Infectious Diseases (2023), hanno evidenziato l’importanza di limitare l’uso degli antibiotici per rallentare lo sviluppo di ceppi resistenti.
Antivirali: le infezioni virali non possono essere trattate con antibiotici. In alcuni casi, esistono farmaci antivirali che possono interferire con la replicazione del virus, come nel caso dell’HIV o dell’epatite C. Tuttavia, per molte infezioni virali comuni, come il raffreddore o l’influenza, il trattamento principale è di supporto: riposo, idratazione e farmaci per alleviare i sintomi. L’uso di vaccini è cruciale nella prevenzione delle infezioni virali.
In alcuni casi, le infezioni batteriche possono complicare quelle virali. Ad esempio, durante l’influenza, è comune sviluppare polmoniti batteriche secondarie, che richiedono un trattamento antibiotico mirato.
In sintesi, batteri e virus, pur essendo entrambi patogeni, differiscono radicalmente per struttura, meccanismo di replicazione e modalità di azione nell’organismo umano. È fondamentale utilizzare trattamenti specifici per ogni tipo di infezione: gli antibiotici per le infezioni batteriche e gli antivirali o il supporto sintomatico per quelle virali. La comprensione della differenza tra questi microrganismi non è solo una questione accademica, ma ha profonde implicazioni per la salute pubblica e la gestione delle malattie infettive.

