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Claudio Martelli e il grande tumulto del merito e del bisogno: un libro che guarda al futuro dell’Italia

di Maria Anna Lerario –

La Galleria Alberto Sordi di Roma si prepara ad accogliere un evento di grande rilievo culturale e politico: il 10 dicembre 2024, alle ore 19:00, si terrà la presentazione del libro Il merito, il bisogno e il grande tumulto di Claudio Martelli.

Il contesto storico: un discorso che ha fatto epoca

Era il 1982 quando Claudio Martelli, allora esponente di spicco del Partito Socialista Italiano, pronunciò alla conferenza di Rimini un discorso destinato a lasciare il segno. La sua fu – ed è tuttora – una formula semplice ma rivoluzionaria: “il merito e il bisogno”.

Con due parole, Martelli riuscì a dare voce a due mondi apparentemente opposti ma profondamente intrecciati: quello del riscatto sociale per chi vive nella povertà e quello della valorizzazione delle capacità individuali.

Quel discorso, in grado di suscitare insieme commozione e speranza, si rivelò profetico. Non si limitava a denunciare le disuguaglianze o a elogiare l’impegno personale, ma indicava una strada per costruire una società più equa e prospera, dove il talento potesse emergere indipendentemente dalla “lotteria della nascita” e dove chi si trovava ai margini potesse trovare una via d’uscita.

Il libro: un dialogo tra passato e presente

A distanza di oltre quarant’anni, Il merito, il bisogno e il grande tumulto riprende quella riflessione per adattarla alle sfide del nostro presente. Non possiamo non accorgerci di quanta attualità c’è nella geniale dicotomia che può mettere ordine a una complessità sociale di elevatissimo livello, come quella che viviamo ogni giorno.

Ed è anche per questo che Martelli, con la sua consueta chiarezza e passione, ci invita a guardare l’Italia di oggi e a chiederci quanto siano cambiate davvero le condizioni sociali ed economiche del paese.

Purtroppo, molti problemi restano irrisolti. Le disuguaglianze non solo non si sono appiattite, ma si moltiplicano e si definiscono e declinano su più fronti.

Basti pensare alla questione giovanile, innegabile tallone d’Achille italiano, che ha sempre meno giovani – emigrati per cercar non solo fortuna, ma anche, forse soprattutto, dignità – e fa sempre meno figli. O alla povertà assoluta, in aumento tra le famiglie italiane, persino in quelle in cui esiste un’entrata da lavoro dipendente. Una situazione che dimostra la perdita di valore del lavoro. In una repubblica, come quella italiana, fondata sul lavoro.

La crisi di quell’ “ascensore sociale” che tutti conoscono ma di cui nessuno parla esplicitamente, come fosse polvere da nascondere sotto il tappeto, è evidente. L’ascensore si è bloccato tra i piani elettorali di questa o quella tornata.

Il merito e il bisogno sono paradigmi, chiavi di lettura sulle quali declinare queste dinamiche con un’attenzione particolare ai paradossi del nostro tempo.

Un evento per riflettere e confrontarsi

La presentazione del libro sarà arricchita dalla partecipazione di ospiti di rilievo. Interverranno Maria Elena Boschi, politica che ha spesso affrontato temi legati alla giustizia sociale, e Paolo Mieli, giornalista e storico di grande spessore. A moderare l’incontro sarà Stefano Cappellini, firma prestigiosa del giornalismo italiano.

Non sarà solo un’occasione per ascoltare l’autore e i suoi interlocutori, ma anche per aprire un dialogo con il pubblico su temi di straordinaria attualità.

 

 

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