Lo scorso 13 gennaio l’agenzia di rating Standard&Poors ha declassato il giudizio sul debito dell’Italia di un livello, passando da A a BBB+. La nuova valutazione interviene dopo neanche quattro mesi dal precedente declassamento, quando il rating del nostro Paese era passato da A+ ad A. E’ interessante fare qualche riflessione sul precedente e sull’attuale […]
Read moreScatto in avanti
E’ opinione ormai diffusa che per il rilancio dell’economia italiana sia assolutamente necessario uno scatto in avanti delle forze produttive. Si ma quale scatto, si potrebbe obiettare. Non esiste una ricetta unica cu aggrapparsi in questi drammatici momenti, in cui non solo l’economia rallenta ma anche la coesione sociale sembra minacciata, per non parlare di […]
Read moreI BRIC e noi
A proposito del contributo di Giuseppe Tamburrano Le bateau ivre, pubblicato su questo blog, vorrei aggiungere che i Paesi BRIC – Brasile, Russia, India e Cina – sono sempre più portatori di istanze comuni all?interno dei consessi dedicati alla governance internazionale, quali il G20 e l’ONU. Di fatto, pur differenziandosi su molti aspetti, i BRIC […]
Read moreUna nuova governance mondiale?
Lo scorso 7 novembre si è tenuto a Roma un interessante convegno sul tema Una nuova governance mondiale? organizzato dal Centro Studi Americani in collaborazione con l’Ambasciata degli Stati Uniti. Il meeting è stato presieduto da Giuliano Amato ed ha visto la partecipazione di Parag Khanna, Gianfranco Pasquino, Marta Dassù, Paolo Guerrieri. In apertura Giuliano […]
Read moreQuale futuro per il capitalismo?
A fronte dell’incalzare della crisi economica, nell’arena politica si discute sempre piu’ della necessita’ di introdurre misure drastiche che stimolino la crescita e lo sviluppo del nostro Paese. Si afferma che il capitalismo europeo occidentale sia troppo imbrigliato da lacci e lacciuoli derivanti dalle barriere all’ingresso che riguardano sia imprese che ordini professionali. Inoltre si […]
Read moreChi paga la crisi greca?
Il vertice europeo dello scorso fine settimana sembra aver ottenuto un primo risultato: l’accordo degli Stati membri affinche’ le banche esposte finanziariamente con la Grecia accettino una perdita sostanziale, anche fino al cinquanta o sessanta per cento del credito, per un importo di oltre 140miliardidieuro. E’ stato anche raggiunto l’accordo di compromesso su come le […]
Read moreBasterà un default selettivo?
Il tema di questi giorni, su cui si concentrerà anche l’attenzione del vertice europeo dei Capi di Stato e di Governo del 23 ottobre, è quello di decidere come risolvere la crisi greca e come provvedere alla ricapitalizzazione delle banche maggiormente esposte. La linea che sembra prevalere è quella franco-tedesca che prevede un default selettivo […]
Read moreSe la guerra è causa della crisi
Paul Krugman, premio Nobel per l’economia, parlando recentemente in un centro culturale ebraico di Manhattan, il “92nd Street Y”, ha detto che ora l’America “ha bisogno dell’equivalente finanziario di una guerra” ed ha ricordato che nella seconda guerra mondiale gli USA gettarono oltre il 42% del PIL mentre le guerre in Iraq ed Afghanistan non […]
Read moreDisuguaglianze senza confini
Non intendo riprendere il discorso di Rousseau sulle cause dell’ineguaglianza, un tema che la crisi economica che viviamo ha prepotentemente riportato alla ribalta perchè il “fenomeno” non riguarda più solo l’ineguaglianza tra paesi sviluppati e paesi arretrati, ma riguarda le nostre società “sviluppate”. E tocchiamo metaforicamente con mano che “la disuguaglianza” è ormai “senza confini” […]
Read moreAscesa(e caduta?) del capitalismo finanziario
Tra gli aspetti più odiosi della crisi economica che ci ha travolti nel 2008 vi è, in cima alla lista, l’imperscrutabilità dei meccanismi finanziari da cui è scaturita. Come se non bastasse pagare lo scotto della recessione, i contribuenti devono “accettare il mistero” che fa della finanza una materia oscura, inaccessibile ai non addetti ai […]
Read moreUna risposta a Mastrolia
Caro Nunzio, la tua risposta mi ricorda l’adagio giuridico latino: causa causae est causa causati. Nelle società organizzate, dopo Atene, all’origine vi è sempre la politica: nella polis andropos esti politicos. Ma dentro questo quadro vi sono vari gradi e livelli di responsabilità. Dunque, teniamo in disparte la politica, lo Stato, la legge e chiniamoci […]
Read moreQUANDO IL PRIVATO DA SOLO NON BASTA
Tempi duri per i puristi del mercato. Due notizie che arrivano dalla Francia sembrerebbero smentirli. La prima riguarda l’annuncio, da parte di sessanta enti locali francesi, della creazione di un’agenzia di finanziamento degli enti locali. Lo scopo è quello di sopperire alla penuria di credito bancario, con la raccolta di fondi sul mercato dei capitali […]
Read moreUna risposta a Tamburrano
Caro Giuseppe, conosco l’analisi di Stiglitz e sostanzialmente la trovo condivisibile. Ma il punto non è questo. Il punto è che la sua analisi spiega solo una parte della crisi. Ad esempio perchè così tante persone si sono indebitate per comprare casa? Perchè il settore finanziario è stato deregolamentato a tal punto da […]
Read moreSolo la guerra ci salverà
Ricordate il celebre detto del grande socialista francese Jean Jaurès: “ il capitalismo porta con sè la guerra come il nembo la tempesta”? Ho pensato a lui mentre leggevo l’analisi del Premio Nobel Paul Krugman (Corriere della sera, 29 settembre 2011) secondo il quale solo “l’equivalente finanziario” di una guerra in grande stile potrebbe salvare […]
Read moreLa reazione neo-liberista
Prima che il XX secolo volgesse al termine, l’attuale crisi del capitalismo globale era stata prevista, e con grande precisione, da George Soros. Il quale aveva anche individuato i responsabili : i “fondamentalisti del mercato”, cioè quegli studiosi che , di fronte alla bancarotta planetaria dell’economia di piano, erano giunti alla conclusione che il laissez […]
Read moreLezioni cinesi -2-
L’occidente gongola in una “presunzione democratica”, vive ancora nell’illusione della fine della storia, nella certezza assoluta che il nostro sistema politico ed economico sia lo stadio finale e necessario dell’evoluzione della specie umana. In Occidente, in altre parole, abbiamo dimenticato che anche il nostro mondo, parafrasando Paul Valery, è mortale. Questo significa che il passaggio […]
Read moreLezioni cinesi -1-
Nessuna società può essere florida e felice se la grande maggioranza dei suoi membri è povera e miserabile Adam Smith Fra tutti gli obiettivi in competizione fra di loro e solo parzialmente conciliabili che possiamo perseguire, la riduzione della disuguaglianza deve venire al primo posto. Se c’è una situazione di disuguaglianza endemica, tutti gli altri […]
Read moreConsiderazioni sul debito pubblico
Il debito pubblico italiano, che sfiora il 120% del PIL, è motivo continuo di chiacchiere da bar e di propaganda. Così la sostanza politica della questione sfugge ai più. Ah, se solo non ci fosse quella montagna di debiti… allora sì che l’Italia crescerebbe a ritmi germanici! La grande mongolfiera non s’alza […]
Read moreIl debito pubblico non si abbatte con le patrimoniali
In un’intervista concessa mercoledi’ scorso al Corriere della Sera, Giuliano Amato ha rilanciato l’idea di una imposta patrimoniale per abbattere il debito pubblico, nel tentativo di ridare credibilita’ al nostro Paese sui mercati finanziari ed evitare cosi’ la crescita dei tassi di interesse ed i conseguenti maggiori oneri per il bilancio dello Stato. La proposta […]
Read moreLa manovra è necessaria, ma non è sufficiente
Gli attacchi speculativi che l’Italia sta subendo in questi giorni – ossia la volontà degli investitori internazionali di ottenere un maggior rendimento dai Titoli di Stato a fronte di un maggior rischio, anche politico, percepito – altro non sono che il risultato di una politica economica che, a partire dagli anni Ottanta, ha visto […]
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