L’ANATRA ALL’ARANCIA – RECENSIONE TEATRALE

-di RITA BORELLI-

 

Ma l’amore è veramente eterno oppure è solo una nostra effimera speranza? Come capire se si è davvero innamorati di una persona oppure se è soltanto un’infatuazione passeggera? Entrambe queste esperienze, seppure molto diverse tra loro, potrebbero confonderci. Il sentirsi attratti da qualcuno, provare il desiderio di trascorrere del tempo insieme, poter scherzare, andarci a letto e così via, è enormemente diverso dall’essere innamorati.

In inglese l’innamoramento viene definito con la frase, “falling in love”, che si traduce in italiano come “cadere in amore”.  Ma cadere nel sentimento d’amore cosa significa? Perdere il controllo di se stessi? Del proprio equilibrio e non essere più in grado razionalmente di avere la consapevolezza e visione della propria vita?

È per comprendere, con toni leggeri delicati e ironici ma raffinati, questo sentimento così difficile e variegato che W. D. Home e M. G. Sauvajon hanno scritto L’anatra all’arancia, in scena in questi giorni al Teatro Quirino di Roma, per la regia di Claudio Greg Gregori, con due straordinari Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli.

La trama è un intreccio spassoso. La moglie, coinvolta in una relazione extra coniugale con un ricco e affascinante uomo dell’alta borghesia – di cui crede essere innamorata -, si trova al centro di un piano inaspettato: il marito seppure, gelosissimo, invece di reagire in modo aggressivo alla scoperta del suo tradimento, decide di mettere in atto un piano elaborato, proponendo alla moglie di passare un ultimo fine settimana tutti insieme nella loro casa,  amante compreso,  dichiarando di volerne diventare, “per civiltà”, amico, invitando però la sua bella e procace segretaria – del marito, ovviamente.

Una strategia che tende in realtà a far suscitare la gelosia della moglie, cercando di farle comprendere che l’amore tra loro non è finito ma è ancora vivo. Il risultato di tutte le situazioni che via via vengono a crearsi, fanno di questa pièce una commedia vivace e intelligente, ricca di situazioni esilaranti,  colpi di scena che contribuiscono  a creare un’atmosfera spassosissima.

Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli come protagonisti, si sono distinti per la loro abilità gestuale sia del corpo che della mimica facciale, raggiungendo livelli sorprendenti. Ogni loro movimento è stato accuratamente studiato, e sono riusciti a trasmettere comicità anche senza l’utilizzo della parola. Attraverso la sincronia dei movimenti hanno creato un dialogo visivo che ha catturato l’attenzione del pubblico in ogni scena dove erano protagonisti. Hanno intrecciato sfumature comiche e drammatiche, con una palpabile armonia che ha sottolineato una sinergia dei due attori in ogni momento dello spettacolo.

La regia di Greg ha plasmato la narrazione offrendo dei tocchi intriganti, trasformando la commedia in un viaggio di risate e riflessione ma fine a se stesso, estrapolando laddove necessario la sensibilità intrinseca del testo al di là dello humor che lo contraddistingue.

Anche la scenografia, realizzata con attenzione, ha avuto un ruolo chiave nello spettacolo. Ogni particolare è stato curato nei minimi dettagli, dagli sfondi suggestivi, alle scelte cromatiche, agli arredi essenziali ed eleganti. Un ambiente visivamente accattivante e accogliente.

Questa complessiva ed armoniosa fusione ha reso la versione di questa  commedia veramente eccellente. Il risultato di un lavoro brillante e ben condotto.

Il sipario si è chiuso con dei meritati applausi,  lasciando  nell’aria la traccia di un’esperienza ben riuscita che ha coniugato la giusta dose di umorismo, raffinato e mai volgare, e con riflessioni sui sentimenti d’amore tutt’altro che comuni e scontate.

 

TEATRO QUIRINO

Dal 23 Dicembre 2023 al 7 Gennaio 2024

Compagnia Moliere
in coproduzione con Teatro Stabile di Verona
presenta

EMILIO SOLFRIZZI
CARLOTTA NATOLI

L’ANATRA ALL’ARANCIA

di W. D. Home e M. G. Sauvajon

con Ruben Rigillo, Beatrice Schiaffino
e con Antonella Piccolo

regia CLAUDIO GREG GREGORI

 

fondazione nenni

Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

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