Smarrimento – recensione teatrale

-di RITA BORELLI-

 

Molti forse hanno sentito parlare di quello che viene definito “il blocco dello scrittore”. Nel passato, come oggi, questo è un problema molto comune che affligge scrittori e artisti tout court. Tanto per fare qualche esempio: F. Scott Fitzgerald, considerato un’icona della letteratura moderna, è stato affetto da questa sindrome. Anche Hermann Melville sembrerebbe abbia abbandonato la scrittura di romanzi pochi anni dopo aver scritto il suo capolavoro Moby Dick. Ma anche compositori famosi hanno sofferto di questo problema come per esempio Sergej Rachmaninov.  Cos’è quindi questo blocco dello scrittore? Di cosa si tratta?  È una condizione in cui un artista non è più in grado di produrre un nuovo lavoro, oppure di iniziarlo e quindi non riuscire a condurlo a termine. Il problema potrebbe essere causato da diversi fattori: stress,  forte instabilità emotiva, mancanza di ispirazione o addirittura paura del fallimento.

Milan Kundera diceva che “l’arte è la via che va oltre ciò che sappiamo”. Vale a dire che l’arte può condurci oltre le nostre limitate conoscenze e aprirci nuove prospettive consentendoci di esplorare l’ignoto. Perché quindi dei geni si abbandonano a tali paure? Cosa accade nella loro mente?

Questo e molto altro è ciò che la bravissima Lucia Mascino, su drammaturgia e direzione artistica di una altrettanto ispirata Lucia Calamaro, hanno voluto raccontarci con Smarrimento,  in scena al teatro Basilica dal 25 Gennaio al 4 Febbraio.

Lo spettacolo si snoda come un labirinto nella mente creativa di una scrittrice di successo ora in crisi.  Attraverso il groviglio dei suoi personaggi inesplorati, la protagonista si immerge nell’abisso delle sue incertezze, che non riguardano solo la creatività del nuovo romanzo da scrivere – per il quale l’editore le ha già pagato un generoso anticipo -, ma anche della sua vita personale. Uno spettacolo che in un sottile e perfetto  equilibrio tra ironia e riflessioni profonde, caratterizza il viaggio della protagonista offrendo uno sguardo penetrante nel cuore dell’inspiegabile processo creativo.

Smarrimento potremmo definirlo un complicato mosaico dell’animo umano, un tentativo di comprenderlo attraverso l’analisi delle essenziali tonalità emotive esistenziali, ma facendolo attraverso i personaggi immaginari del libro che la protagonista dovrebbe scrivere.  Sembra quasi un addentrarsi nel mondo pirandelliano ed essere catturati in una  commedia della vita, dove realtà e finzione si fondono creando un intricato intreccio narrativo.

Anna e Paolo, i personaggi irrealizzati dell’autrice, diventano il suo alter ego letterario, una fantasia della sua mente che cerca di plasmare mondi inesplorati, insoddisfazioni latenti per dare risposte a domande che rimarranno comunque irrisolte. Lo spettacolo svela il suo fascino mostrandoci la fragile creatività umana, e la solitudine con cui la scrittrice lotta davanti al foglio bianco. Allo spettatore, in tal modo, viene offerta l’opportunità di guardarsi come se si trovasse davanti ad uno specchio, così da poter riflettere alle  domande di Anna e Paolo che occasionalmente potrebbero essere le stesse che ognuno di noi si rivolge.

Lucia Mascino ci ha consegnato una prova di attrice – in un monologo non facile – in cui la sua interpretazione ha brillato. Le sue evidenti capacità attoriali hanno dato luogo ad una prova di altissimo livello, andando oltre il comune “recitare”, toccando le corde più intime degli spettatori. La sua capacità di affascinare ed infondere la giusta dose di profondità e leggerezza con un tocco di garbata e raffinata ironia ha conquistato la platea.

Uno spettacolo che si è rivelato un viaggio incantevole nell’arte e nel turbamento. Una drammaturgia e direzione, quella di Lucia Calamaro, che è stata un intreccio di emozioni e di intensità scenica che ha saputo stimolare cuore e immaginazione, regalando non solo una bella esperienza ma anche importanti spunti di riflessione sulla fragilità della mente umana.

 

TeatroBasilica

dal 25 gennaio al 4 febbraio 2024

LUCIA MASCINO E LUCIA CALAMARO

SMARRIMENTO

Il cabaret esistenziale scritto e diretto da Lucia Calamaro

Interpretato da Lucia Mascino

uno spettacolo scritto e diretto da Lucia Calamaro

per e con Lucia Mascino

scene e luci Lucio Diana

costumi Stefania Cempini

produzione Marche Teatro_Teatro di Rilevante Interesse Culturale

fondazione nenni

Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

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