-di RITA BORELLI-
La scorsa settimana sono stata invitata ad uno spettacolo teatrale a cui non avrei voluto in principio dedicare una recensione. Tuttavia, l’attualità del tema trattato e la delicatezza con cui è stato portato in scena mi hanno irresistibilmente spinto a riflettere e, infine, a condividere i miei pensieri.
Lo spettacolo andato in scena al Teatro Cometa Off si intitolava Naufraghi da marciapiede ed è nato da un’idea di Stefano Starna che ne è anche protagonista, ed il cui testo è stato realizzato insieme a Nicoletta Della Corte, regista dello spettacolo.
In un’epoca in cui l’indifferenza sembra dilagare come un freddo inverno, questo spettacolo mi è sembrato come un richiamo penetrante alla compassione e all’empatia umana. Ricordando le parole di Charles Dickens, che dicono: “Nessun uomo è inutile al mondo se alleggerisce il peso di qualcun altro”, appare evidente come tutti dovremmo riflettere a fondo sia sulle nostre azioni individuali, che riflettere su come talvolta sia poco incisivo e presente il ruolo svolto dalle istituzioni nella tutela di coloro che sono più fragili e indifesi.
Il racconto inizialmente è quello di un uomo che narra della crisi che lo ha portato sull’orlo dell’abisso, e che per fortuna è riuscito a combattere e a vincere la depressione e la povertà dopo un tragico incidente stradale che lo aveva privato del lavoro e di ogni dignità. La sua salvezza è avvenuta anche grazie all’aiuto concreto di amici e parenti. La sua storia è un canto di speranza che si contrappone al racconto oscuro e doloroso di un altro uomo, quello di un barbone che ha scelto invece la strada come dimora permanente. La sua tragedia che piano piano rivela nasce dalla perdita straziante della figlia ed il successivo tradimento della moglie, che lo hanno spinto a rinunciare ad ogni aspetto di una vita dignitosa, accettando la solitudine e il disprezzo sociale come compagne costanti. Mentre la narrazione si snoda, lo spettacolo mette in luce l’acutezza del dolore umano e la varietà delle sue espressioni, offrendo uno sguardo senza veli sulla realtà spesso ignorata dei senzatetto, marcata dalla sofferenza personale e anche dall’abbandono istituzionale.
Questo spettacolo è una finestra aperta sulle cicatrici nascoste della società e sulle responsabilità collettive che tutti noi dovremmo condividere, non rimanendo indifferenti di fronte alla cruda realtà che spesso vediamo sotto i nostri occhi.
Lo spettacolo, con la sua intensa narrazione e la sua messa in scena accattivante, è una denuncia all’inadeguatezza delle politiche sociali e una sollecitazione a farci ognuno un esame su cosa significhi realmente offrire aiuto e solidarietà, ricordandoci che dietro ogni volto trascurato che vediamo seduto su di un marciapiede si nasconde una storia umana, degna di essere ascoltata e rispettata.
La direzione artistica dello spettacolo è stata eseguita con bravura, evitando eccessi ma dimostrando una determinazione fuori dal comune. Con saggezza, il racconto è stato arricchito dalle delicate note di The Niro, il quale non si è limitato ad un semplice accompagnamento, bensì ad essere guida sapendo esplorare le profondità della disperazione e a illuminare il cammino verso la rinascita, anche attraverso suoi i suggestivi testi. Questi ultimi hanno saputo penetrare nell’animo di ognuno dei presenti. Merita un plauso anche Stefano Starna, per aver saputo conferire alla sua interpretazione momenti intensi e realistici.
In conclusione, questo spettacolo ci ricorda che la bellezza può fiorire anche tra le macerie della tragedia umana, e che anche la musica, linguaggio universale, ci unisce al di là delle nostre differenze.
TEATRO COMETA OFF
Stagione 2023-2024
NAUFRAGHI DA MARCIAPIEDE
11 Aprile- 14 Aprile
Da un’idea di Stefano Starna
Testo di Stefano Starna e
Nicoletta Della Corte
Regia di Nicoletta Della Corte
Canzoni di The Niro
