Piccoli miracoli – recensione teatrale

-di RITA BORELLI-

 

Che spettacolo sorprendente quello proposto da Paolo Nani nel secondo giorno del Ginesio Fest 2024. Ha incantato il pubblico con un’esibizione che è stato un vero e proprio incanto. Senza ricorrere all’uso delle parole, ha saputo svelarci il segreto della vita, celato nelle sfumature di un tratto di matita, nel silenzio che segue un gesto e nel delicato intreccio tra suono e immagine.

Questa eccellente opera è Piccoli miracoli, che si distingue per la raffinata drammaturgia di Gitta Malling e la regia di Frede Gulbrandsen. La storia di una vita non viene narrata con il linguaggio classico dei lemmi, ma attraverso il disegno, viene sussurrata e la si fa affiorare come un sogno fragile e vibrante, dove ogni linea diventa un pensiero in movimento, un’emozione che prende forma.

In un’epoca in cui la solitudine diventa rifugio, la realtà si insinua tra le fessure, trasformando l’isolamento in una costante interazione tra ciò che abbiamo dentro di noi e l’esterno, tra l’immaginato e il vissuto.

Nani tesse un dialogo tra il visibile e l’invisibile, dissolvendo i confini esistenti tra il disegno e il disegnatore, tra pensiero e azione. In questo spazio evocativo, i disegni proiettati si animano, diventando parte integrante della sua fisicità. L’arte di Paolo Nani non è più solo uno spettacolo, ma un’esperienza sensoriale che avvolge lo spettatore, portandolo a riflettere sulla sottile separazione tra il reale e l’immaginato.

In tal modo, i disegni proiettati cessano di essere semplici rappresentazioni grafiche a sé stanti, diventano essi stessi estensione viva di una presenza scenica che diviene quadro in movimento, arte che acquisisce tridimensionalità e in tal modo, per altre vie, si fa teatro nella sua più aderente essenzialità.

In questo dialogo fra mondo e solitudine l’amore, forza potente e inesauribile, spazza via ogni barriera, lasciando che la vita reale emerga con forza. Perché la creatività, isolata, non potrà mai essere del tutto appagante.

Il risultato di questa esplorazione è uno spettacolo in grado di raccontare la complessità della vita con semplicità disarmante e, a tratti, profondamente commovente. Ogni gesto, così, si trasforma in un miracolo quotidiano, rivelando la bellezza nascosta nella routine e l’essenza straordinaria delle piccole cose.

Il vero miracolo di questo spettacolo, solo nel titolo “piccolo”, risiede nella capacità di questo artista di trasformare la semplicità in profondità e il quotidiano in straordinario. Ogni suono, linea e gesto si intrecciano in un dialogo silenzioso e tuttavia eloquente, dove l’umorismo sottile ed elegante si fonde con la poesia, svelando un paesaggio emotivo con grazia rara.

In un’epoca dominata dal caos, veniamo invitati a rallentare la nostra corsa per essere in grado di osservare e scoprire che il senso della vita si nasconde anche nelle piccole cose, autentici miracoli quotidiani che troppo spesso diamo per scontati.

 

Festival di San Ginesio 2024

19 agosto 2024

Ore 21:30

Auditorium Sant’Agostino

Piccoli miracoli

di e con Paolo Nani

Drammaturgia Gitta Malling

Scene e costumi Julie Forchhammer

Light design Erik S. Christoffersen / Jens Roselund Petersen

Costumi Lene <beck Nielsen

Assistente alla regia Clara Luna M. Nani

Regia Frede Gulbrandsen

Produzione AGIDI

fondazione nenni

Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

Rispondi