-di RITA BORELLI-
Vasame, in scena al Teatro Quirino Vittorio Gassman, non è semplicemente uno spettacolo, ma un’esperienza emotiva che trascende il tempo e le convenzioni. È un viaggio nelle radici profonde della cultura napoletana e mediterranea, un intreccio di suoni, voci e passioni che si innalzano a messa laica dedicata all’amore. Sotto la guida magistrale di un’artista straordinaria come Marisa Laurito, e grazie alla sensibilità compositiva di Enzo Gragnaniello e della sua band, l’arte si manifesta in tutta la sua potenza evocativa.
I due artisti non si limitano a celebrare la tradizione napoletana: la fanno risuonare con intensità, restituendole quella fisicità e autenticità che superano ogni artificio. L’amore, in questo contesto, non è soltanto un sentimento, ma l’essenza stessa della vita: una vibrazione che si espande e richiama l’eco di una Napoli primordiale e viscerale, una città che vive nei cuori e nelle voci di chi sa ascoltarla.
La presenza di Marisa Laurito dona corpo e anima a questo universo musicale, trasformandola in una sorta di sacerdotessa di una liturgia amorosa, dove ironia e passione convivono armoniosamente tra malinconia e spensieratezza. Non si limita a interpretare con voce e recitazione: racconta l’amore nelle sue molteplici sfumature, dalla dolcezza alla crudeltà, sempre con un’intensità capace di trascinare e commuovere. La sua presenza scenica si trasforma in un rito artistico, un intreccio di gesto teatrale, musica e pittura. Durante lo spettacolo, Laurito dipinge un quadro dal forte impatto simbolico: un cielo azzurro in cui un cuore rosso diventa la casa di tante persone, emblema potente dell’amore universale come dimora comune dell’umanità.
La colonna sonora, curata da uno straordinario Enzo Gragnaniello, è l’anima pulsante dello spettacolo. Il maestro si conferma non solo come compositore di rara sensibilità, ma come un cantore capace di scavare nelle radici musicali e spirituali della cultura napoletana, restituendone le sonorità con una voce graffiante e profonda. Le sue composizioni sono un ponte tra passato e presente, un richiamo a una Napoli autentica che non si limita a essere un mito o una cartolina, ma si rivela come sentimento puro e universale. Ogni brano è un inno alla bellezza fragile e vibrante dell’amore: dai poetici echi di classici come Passione e Indifferentemente, alle confessioni intime di dolore e desiderio di pezzi immortali come O’ mare e tu e Cu’mmè, e la stessa Vasame.
Vasame parla all’anima di chi sa ascoltare, accendendo una scintilla di nostalgia e ribadendo come l’amore sia la forza primigenia, radice dell’essere umano e verità universale. In un mondo che sembra sempre più disorientato, lo spettacolo diventa un manifesto di resistenza emotiva: un rifugio di autenticità e un atto di coraggio.
In un’epoca dominata dal ritmo frenetico e dall’effimero, Vasame ci invita a riscoprire l’essenza intima e duratura dell’umanità. Marisa Laurito ed Enzo Gragnaniello, con la loro arte intrisa di passione e autenticità, attraverso canti, sonorità e interpretazioni cariche di intensità, ci riportano a un’istanza archetipica: quella in cui il battito dell’amore coincide con il battito della vita stessa. È un omaggio alla capacità della musica di avvicinare l’anima alla sua parte più profonda. In questa celebrazione di suoni, colori ed emozioni, gli artisti ci ricordano che l’amore è la dimora universale, il luogo da cui tutti proveniamo e verso cui, inevitabilmente, facciamo ritorno. Lasciando la sala, si avverte quella leggerezza che solo un lungo abbraccio con un amico autentico può donare. Perché, come scrive Shakespeare: “L’amore non è amore se muta quando scopre un mutamento, o tende a svanire quando l’altro si allontana. Oh no! Esso è un faro sempre fisso, che sovrasta la tempesta e non vacilla mai.”
TEATRO QUIRINO VITTORIO GASSMAN
18 novembre 2024 ore 21.00
ENZO GRAGNANIELLO
MARISA LAURITO
VASAME
L’amore è rivoluzionario
musicisti
mandolino Piero Gallo
violoncello Erasmo Petrigna
percussioni Marco Caliguri
voce e chitarra acustica Enzo Gragnaniello
regia MASSIMO VENTURIELLO
